15.03 L'assassino, la preda e il seguace

L'ASSASSINO
Sei bella e sarai mia.
Sono ore che ti osservo e ho deciso che oggi, tu, sarai la mia vittima.
Dovresti sentirti onorata per questo. Morire per mano mia non succede spesso. Una sola volta nella vita. Ha, ha, ha, mi metti di buon umore.
Ti ho vista che chiaccheravi con le tue amiche. Tra tutte ho scelto te. Ti muovi sinuosa. Le curve del tuo corpo sono sensuali. Il tuo corpo é perfetto. Il solo guardarti provoca sgomento nelle mie viscere. Il cuore batte a mille come una carica di migliaia di bufali impazziti. Il sangue bolle e come lava scorre nelle vene. I muscoli sono tesi come la corda di un arco masai e sono pronti a scattare verso di te.
Ma mi trattengo. Non é ancora giunto il momento. Ho imparato che bisogna aspettare. Non devo essere precipitoso. E poi c'é piu' gusto a prolungare questo stato di fibrillazione.
Vorrei averti subito, ma cercare di reprimere il desiderio che brucia dentro e farlo durare piu' a lungo, genera ancor piu' piacere. Gia' immagino la sensazione di quando ti saro' sopra e stringero' il tuo collo fino a soffocarti dopo averti ferita e lasciata sanguinare a lungo. La vista del sangue mi inebria e il suo odore mi eccita ancor di piu'.
Adoro quel momento quando vedro' la luce della vita svanire lentamente dai tuoi occhi mentre tu sei sdraita immobile sotto il mio peso. E poi affondare nel tuo sangue e nella tua carne come in un rituale demoniaco che si protrae dall'inizio dei giorni. L'eccitazione mi offusca la mente. Mi sento quasi svenire assaporando la tua morte.
Solitamente mando le mie donne a farlo. Le mie donne mi adorano come un re e fanno qualsiasi cosa io voglia. Uccidono per me e portano la vittima ai miei piedi affinche il rito si compia. Le mie donne mi rispettano fino a che dimostro di essere il piu' forte, un re. E io lo sono. Niente puَ sconfiggermi e sfuggire. E per questo che stavolta, la prima volta nella mia vita, voglio e devo asserire il mio potere sul mondo e sulle mie donne e sui miei seguaci. Saro' il re che emette la sentenza e il boia che la esegue. Voglio far vedere a tutti che mi devono rispettare e venerare, che sono il piu' forte, che sono un dio. Devono aver paura di me.
E tu sei li', ignara. Ti muovi leggera e sensuale. Se libidine pura. Vedo i maschi che si eccitano al solo guardarti, come lo sono io. Ma non avranno l'opportunita' di averti, perché oggi ho decretato la tua morte.
Il vento mi porta il tuo odore. Odore di femmina. Non resisto piu'. Ora vengo a prenderti. Non mi vedrai arrivare. Non sentirai i miei silenziosi passi. Solo quando avverterai il mio respiro eccitato e sentirai il mio odore che ti circonda ti accorgerai di me, ma non saprai dove sono. Saprai che ti sono accanto, ma non riuscirai a capire dove mi trovo. E avrai paura. Vorrai scappare, ma non saprai in che direzione. E sarai terrorizzata. Aspetterai immobile il tuo destino. E avrai perso la speranza. Attenderai la tua morte. E io godro' di quel momento. Solo allora mi vedrai. Saltero' sopra di te come la piu' feroce delle bestie di questo mondo.
Mi piacerebbe che tu lottassi e cercassi di scappare in quello che per me sara' un gioco di piacere, perché oramai avrai capito che sara' gia' tardi per te e reciterai la parte di chi lotta per sopravvivere. Si', questo mi piace. Sentirti dibattere furiosamente sotto di me. Si', questo mi fa sentire invincibile. Giochero' con te e ti lascero' credere che mi puoi sfuggire per poi toglerti la speranza quando mi saro' stufato.
Baby, questo é un mondo violento e il piu' forte vince. La sofferenza é parte della vita dei piu' deboli. Tu sei meravigliosa, perfetta, ma sei una debole, sei una preda, sei una vittima. Non preoccuparti, baby, oggi porro' fine alla tua sofferenza su questa terra, perché oggi, io, ti uccidero'.

LA PREDA
Che bella giornata oggi. Sole splendente e un cielo azzuro senza nuovole. Mi piace proprio passeggiare assieme alle mie amiche e chiaccherare. E' il modo piu piacevole di passare la giornata. E poi ho pure molto tempo per prendermi cura della mia persona. So che sono bella e mi piace trattarmi bene. Non sono come quelle li'. Guarda che scialbe, che colorito smorto. E quelle la'. Oh mio dio, spero di non avere mai un sedere cosi' grosso. Qualcuno dovrebbe dirglielo. Dovrebbero mettersi a dieta e fare un po' d'esercizio. Mamma mia quanto sono brutte. La Lella mi ha detto che la danno a tutti quelli che capitano a tiro. Certo con quelه'aspetto li' non possono certo scegliere. Vanno solo con i maschi con i quali io non mi sognerei mai nemmeno di rivolgergli la parola. Sto lontana da quelli sfigati. E poi non hanno classe. Sono goffe e rozze. Ma come si fa? Un po' d'amor proprio. Dovrebbero prendere esempio da me. Oppure dalla Lella, anche se a volte si comporta come un maschiaccio. Mi piace passare la giornata con la Lella, e con le altre del nostro gruppo. Siamo un elite. Siamo le piu' belle, e io la piu bella tra loro. Oddio, forse esagero un po'. Dovrei essere piu' modesta. Ma é la verita'. E poi la falsa modestia é un peccato piu' grande dell'arroganza e prima o poi il re cattivo viene a prenderti. Cosi' dice la Lella. Mi piace proprio qui. Guardarmi in giro e chiaccherare. Li' vedo i maschietti che mi osservano con desiderio. Mi piace farli aspettare, giocare con loro, dargli una speranzache potranno essere i miei amanti, e poi tenerli a distanza. Sorridergli e poi voltargli le spalle ignorandoli. Non capiscono nulla. Per me é solo un gioco. Ma loro perdono la testa e si rendono ridicoli. Che divertimento. Non ho ancora trovato quello giusto. Forse quello nuovo. Sembra diverso dagl'altri. Forse é un maschio vero. A volte lo sogno e... che sciocca non devo pensare a queste cose. Certo che quello li'... oh dio, devo togliermi quelle cose dalla testa. Pero' quanto sarebbe bello... basta. Sto diventando rossa e il cuore batte a mille se faccio questi pensieri impuri.
Ma cosa... Che strano mi sembrava che qualcuno mi stesse osservando da lontano. Una sensazione strana, sgradevole. Saranno quei pensieri osceni che mi fanno perdere il senno.
Comunque é proprio una giornata splendida. Nel pomeriggio cerchero' di convincere la Lella e le altre ad andare sopra alla collina. La vista é meravigliosa da lassْ. e poi potremmo fare dei giochi e magari vengono pure i maschi. Spero vengo pure lui e magari andiamo insieme fino a ruscel...
Strano... mi sento osservata. Ma non vedo nessuno qui vicino. I maschi sono lontano. Hey, c'é qualcuno? No, sembra non ci sia nessuno. Forse mi sto ammalando.
Spero di non ammalarmi proprio ora. Tra poco andro' in vacanza e faro' lunghe camminate. Andro' con la Lella e le altre al lago. Dicono che sia pericoloso, ma non é mai successo nulla quando sono andata li'. L'acqua é fresca e mi piace immergermi fino al collo. Qui fa sempre cosi' caldo e non fa bene alla mia pelle.
Cosa... ho sentito qualcosa. C'é qualcuno qui vicino. Lo sento. E questo odore? Cosi' sgradevole. Cosa puَ essere. Oh mio dio, é tutto attorno a me. Chi sei? Vieni fuori. Dove sono le altre. Oh no, sono sola. Ma da dove viene questo odore. Ora sento pure ansimare. Viene da li'. No, Viene da questa parte. No, da quest'altra. Oh no, é tutt'attorno a me. Devo scappare. Ma dove. Dovunque mi dirigo sento una presenza malefica. Non so dove andare. Aiuto. Aiuto. Nessuno mi sente. Non vedo nessuno, ma so che é accanto a me. Ecco, l'ho sentito da quella parte. No, ora lo sento da questa parte. Dove sei. Oh dio, oh dio, sto impazzendo. Aiuto! Aiuto! Nessuno mi sente. Oh no, eccolo. E''sempre piu' vicino. E' sempre piu' vicino. AAAAAHHHHHHHHH!

IL SEGUACE
Oh mio grande e potente signore. Terrore di tutte le lande. Signore della morte. Tutti ti rispettano e ti temono. Nessuno osa contraddirti. Le tue donne sono soggiogate dal tuo potere, dal tuo fascino. Tutti ti sono servi, o vittime. Sono onorato di essere il tuo fedele servitore, e immensamente grato per le briciole che mi dai. Nella tua clemenza mi lasci vivere e cibarmi al tuo banchetto. Tu che potresti cancellarmi da questo mondo mi accetti come sono e mi doni sangue, il sangue e la carne delle tue vittime. Oh immensa forza, nei tuoi muscoli scorre la morte, nella tua presa l'orrore, nei tuoi occhi crudelta'. La pieta' non esiste per te e nessuno ti puَ sfuggire. Al tuo passaggio tutti spariscono a nascondersi dalla tua invincibie furia.
Ora ti vedo pronto alla caccia. E' un onore poter assistere a questo spettacolo di violenza. E' la prima volta che ci fai vedere cosa puoi fare e tutti noi tuoi seguaci siamo estasiati dalle tue movenze. Lo fai per dimostrare la tua incommensurabile potenza su questa terra. Tutti ti abbiamo temuto fin ora al solo pensiero di cosa tu possa fare, ma ora tremeremo fino alla fine dei nostri giorni. Ricorderemo questa tua dimostrazione come la piu' feroce e nessuno osera' mai piu' resistere al tuo volere. Le donne ti adoreranno ancor di piu'. E io saro' il servitore del piu' forte.
Hai identificato la tua vittima. Povera e semplice creatura. Servira' al tuo scopo. Ti muovi furtivo, invisibile. Lei non sospetta nulla. Le sei vicino. Lei é intrappolata dal suo stesso terrore. Non ti puَ piu' sfuggire. I tuoi muscoli si tendono. Tra poco sara' carne morta e sangue. Dolore e sofferenza. E io partecipero' al tuo banchetto.
Ora, vai mio signore.
Vai... dai... si'... no... no... non cosi' che l'hai mancata. Salta piu' in lungo non vedi che quello é un salto da cavalletta. Vai. Vai. Insisti. Non mollare. Cazzo, non puoi mancarla ancora. Ora devi correre. Si', si', vai cosi'. Corri, corri. Piu' veloce, non vedi che ti fa mangiare la polvere. A sinistra. A destra. Giu' su le gambe. Fermarsi e ripartire, fermarsi e ripartire. Vai. vai. Non lasciarti ingannare come un bambino. Fai delle finte, per diana. Sei prevedibile. Dai, dai. Non mollare. Cosi', cosi'. Ma no. Ma no. La manchi sempre. Ti fa girare in tondo. Muoviti. Muovi quel culo. Vai, vai. Stavolta le sei andato vicino. Continua cosi' insisti. Finta. Grande movimento quello. Non il tuo, ma il suo. E quello cos'é? Che cazzo volevi fare? Dove credi di essere? In un film di van Damme? Dai che stai facendo pena. Corri, corri. Credi di essere al circo a fare quei movimenti da fighetta? Forse lo sei, ma stai facendo la parte del pagliaccio. E che cazzo! Proprio non ci siamo. Sei una disperazione. E ora che fai? Ansimi pure? T'é gia' finito il fiato? Non ce la fa piu'? Lascia perdere che é meglio. No, no, no, lascia stare. No, no, non cosi', guarda che ti fai male. Ecco. Ora ti sei pure preso un calcio in faccia. Lascia stare, sei patetico. Ah, bene. Sempre meglio. Ora non sai nemmeno saltare e ti sei storto la caviglia. Che fai ora? Basta? Ti fermi? Noooo, addirittura ti accasci al suolo stremato mentre tutti ti sberleffano. Che vergogna. Dicevi di essere il re, il re della savana. Un leone coi contro coglioni, e alla prima battuta di caccia che fai, vieni umiliato da una gazzella. Che delusione. E ora una iena come me che deve fare? Andro' dalle leonesse. Quelle li' si' che sono cazzute.
Vieni Sciaca', andiamo via. Questo é uno spettacolo tristissimo. Comunque quella gazzella é una gran figa.

EPILOGO
La gazzella torna dalle sue amiche vantandosi. Il leone rimane a terra miagolando come un gattino e con un bernoccolo in fronte. La iena e lo sciacallo si allontano mestamente. Lo sciacallo si ferma.
- Sciaca', che fai?
- Capo, un attimo solo.
Lo sciacallo torna sui suoi passi. Si avvicina al leone, ma non tanto, e gli grida:
- Ma va' in mona. Pirla!
Trotterellando ritorna al fianco della iena.
- Scusa Capo, era da tanto che volevo farlo.
La iena annuisce e i due si allontanano verso i bordi del cratere di Ngorongoro.