Dopo due settimane di deserto, praterie, cavalli, cammelli, capre e vita nomade in tenda, giunse il momento di rimettersi in marcia verso nord. Anziché prendere la comoda transiberiana da Ulan Batar (UB) a Mosca, decidemmo di oltrepassare il confine in autobus e fermarci un paio di giorni al lago Bajkal. L'autobus era piú economico e piú veloce dell'attraversamento in treno, quindi sembró la sceta piú ovvia.