Uganda

16.05 La guida

“Patrick, pensi che pioverà?”

16.04 Monte Elgon, dall'Uganda al Kenia a piedi 2

Raggiungemmo il confine col Kenya accompagnati da una incessante pioggerellina fastidiosa. Lungo il sentiero vidi un sliver cat morto. I ranger si fermarono a lungo discutendo sulle cause della strana morte. In lontananza vedemmo dei bracconieri che si allontanavano da noi. Patrick rimase a fissarli a lungo indeciso sul da farsi. Erano lontani e irraggiungibili a piedi. E poi dovevano scortarci fuori dal Paese. Si vedeva che la cosa gli bruciava dentro. Avrebbe voluto corrergli dietro. Inseguirle, fermarli e bloccarli. Fargli passar la voglia di cacciar di frodo.

16.03 Monte Elgon, dall'Uganda al Kenia a piedi 1

Impotenti dentro alla nostra capanna di legno osservavamo il diluvio nella foresta. Il giorno dopo avremmo dovuto cominciare la nostra marcia di cinque giorni fino alla vetta del monte Elgon, Uganda, e da lì proseguire attraverso la catena montuosa fino in Kenya dove saremmo stati ricevuti dai militari al confine.

16.02 Jinja, notti brave in Africa

Uganda, cittá di Jinjia, pronuncia gingia, all'origine del Nilo presso il lago vittoria. Ringrazio dio e un angelo nero se sono qui a scrivervi. Tutto cominció in campeggio, piú precisamente al bar del campeggio.

Franta ovviamente era in tenda, lui non fa mai festa quando c'é da bere, e c'era un folto gruppetto di inglesi che lavorano a progetto nel campo dell'umanitario. C'era un inglese, Rob, col quale avevamo passato il pomeriggio e col quale c'era affiatamento. Sfidammo i locali a biliardo e li stracciammo, ovviamente non grazie a me.

16.01 Kampala, attraverso il lago Vittoria

Per una qualche ragione che non so ancora spiegarmi Mwanza mi piacque. Forse la città in riva al lago, forse la doppia a dieci dollari col bagno, forse il pesce con la polenta o la carne alla griglia, o forse l’Africa mi stava entrando sotto la pelle.

In ogni caso era giunto il momento di muoverci, di continuare il viaggio oltre il lago, in Uganda.