Chi é Unprepared Andrea, il Viaggiatore Impreparato?
Ma chi sei? Andrea Gusso
Hai un soprannome? Ultimamente hanno cominciato a chiamarmi Gandhin, un Gandhi veneto... mah... sarà il taglio di capelli.
Quanti anni hai? Trentatré, bella età‘, no? Nato in una calda giornata alle 14.30, il 26 aprile 1976.
Da dove vieni? Da Caorle, Venezia. Un paese di pescatori e albergatori in riva al mare, vicino alla laguna e con tanta nebbia da dove spunta fuori un campanile.
Qual è l’ultima città in cui hai vissuto? Praga, Praga magica. Da due anni e mezzo. Prima ho sperimentato Bruxelles, Milano, Vienna, Trieste...
Allora parli ceco? Assolutamente no. Pivo (birra) e jeste jednou (dammene un’altra) bastano.
Qual è il tuo colore preferito? Che domanda del cazzo...
Dopo otto anni passati in una multinazionale americana, che non rimpiango per nulla, ho deciso di prendere lo zaino e andare a vedere cosa c’é là fuori. Non credo a quello che gli altri dicono del mondo. Come San Tommaso devo anch'io vedere e toccare per credere.
Se qualcuno mi chiede perché parti, spesso rispondo con due domande: Perché no? E, Perché tu non parti?
In effetti, potrei rimanere a Praga, città bellissima, dove ho fantastici amici e un ottimo e ben pagato lavoro. Potrei metter su famiglia, comprarmi una casa, un pesce rosso e godermi la sicurezza dello status quo. Non sono tanto meno alla ricerca di risposte in qualche angolo della terra. Anzi, la vita che conducevo mi appagava pienamente. Viaggio perché voglio viaggiare, perché voglio vedere, perché voglio toccare, perché voglio gustare, perché voglio sentire, perché mi piace. Non è una motivazione più che valida? Aggiungiamo, senza ipocrisia, che me lo posso permettere perché non ho famiglia, non ho un mutuo, e la salute... non diciamo nulla.
Sicuramente non sono un avventuriero e neppure un esploratore. Un viaggiatore o un turista? Qualsiasi cosa sia, so che non sono preparato. Non penso serve avere tutto pronto per partire. La programmazione e la pianificazione dettagliata lasciamole in azienda. Lasciamoci stupire, almeno un po‘. Pensavo di essere pronto per l’India, e Calcutta mi diede un pugno fortissimo in pieno stomaco. Ero preparato al peggio in Egitto e ho solo scoperto cose positive e divertenti. Il Giappone? E come fai a comprenderlo se non sei giapponese?
Ho capito che ci si può preparare a tutto, ma ci sarà sempre qualcosa che ti stupirà. E allora vado, impreparato, per il mondo.
Venite pure voi, così come siete, alla fine "Nessun luogo è lontano".
ah, dimenticavo, io sono quello a sinistra...
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Commenti
impreparata cronica
"vado, impreparato, per il mondo"
mi hai commossa. sono e sarò sempre convinta del fatto che per una donna tutto ciò sia molto più difficile, se non impossibile. ma la mia parte la voglio fare lo stesso. inizio a gennaio. inizio con il sudamerica.
se sei nei paraggi mi piacerebbe fare un pezzo di strada insieme.
un abbraccio,
Simo
ciao!
non vogli essere nè banale nè originale.. ma ho appena letto l'home page di questo sito e se fossi un sentimentale mi sarei commosso davvero.
Sono a Milano, sono passato a trovare Matteo, è dal suo pc che scrivo ed è sul suo pc che scopro questo tuo sito. non posso garantire che ti seguirò nei tuoi prossimi spostamenti ma sono strafelice che tu ne stia facendo tanti. E comunque ci proverò.
Quando che sia... non vedo l'ora di rivederti! Ma fa' che non sia troppo presto, così avrai tempo di godertela in giro per il mondo ed accumulare nuove avventure e racconti!
Un mega abbraccio!
Nico
Nico!
Bello risentirti! eh, passero' di nuovo in Italia prima o poi. Sei hai intenzione di andare da qualche parte in giro per il mondo, fammi sapere, che magari sono nei paraggi.
un abbraccio!
andrea