I ponti di Esfahan fanno innamorare. Se in Turchia, il nostro solito corano del viaggiatore Lonely Planet ci disse mentendo che ci saremmo innamorati di Mardin, ignorò il pericolo che Esfahan poteva rappresentare per noi.

Arrivammo alla bella e ben fornita stazione degli autobus, con incluso persino un hotel, alle cinque del mattino. In anticipo di almeno un’ora sull’orario previsto! Facemmo colazione e aspettammo che la città si svegliasse col sole. Il solito tè con due enormi plumcake da pasticceria ci aiutò a riprendere coscienza di noi e a scaldarci.