Finalmente partito!

Zizkov, Praga, 4 Dicembre 2009. Ore 12:00.
“Muoviti! Il taxi sta per arrivare.”
Franta getto' il sacco a pelo sul letto dove aveva dormito appena un’ora la notte precedente cercando disperatamente di preparare tutto il viaggio che ci attendeva. Mi guardo' con le braccia a penzoloni e rimase in silenzio.

“Ho capito. Guardiamo velocemente se possiamo cambiare il tuo volo per domani.”
Fortunatamente fu possibile. Solo 2000 corone ceche di penalita'. Avremmo potuto pagarci una settimana a testa in ostello con quei soldi. Purtroppo non c’era altra alternativa. Lui sarebbe arrivato domani pomeriggio. In realta' posticipo' ulteriormente la sua partenza. Ci saremmo rivisti tre giorni da allora.
Caricai lo zaino non del tutto preparato sulle spalle e scesi velocemente i tre piani di scale che mi separavano dalla strada accelerando sotto il peso della mia futura casa ambulante.
Il taxi mi aspettava. “Nome?”.
“Andrea. Andiamo a Ruzyne, all’aeroporto. Sbrighiamoci, l’aereo per Istanbul mi aspetta per l’inizio del mio viaggio intorno al mondo.
I piani, si sa, non vanno mai come dovrebbero e quando ci siamo di mezzo io e Franta, allora non c’e' project planning che tenga. Piu' che l’imprevisto che non aspetta altro di presentarsi al momento meno opportuno, e' la nostra capacita' do dilatare a dismisura la dimensione temporale pianificata. Forse e' un rigetto del rigoroso controllo, del project management che usavo quotidianamente al lavoro che mi porta a procrastinare tutto quando agisco nella mia sfera privata.
A volte e' incredibile cio' che si riesce a fare in un arco di tempo ristretto. Se vuoi qualcosa fatta in modo efficace ed efficiente allora in sei mesi di preprazione rimmarai solamente con un pugno di mosche. Comprimi i sei mesi in una settimana e vedrai che tutto sara' pronto e perfetto.
Il ritardo di un progetto e' proporzionale al tempo concesso per la sua realizzazione.
A questa regola aurea va applicata la variabile Franta e si ottiene un risultato chiaro sin dall’inizio: Ritardo.
Salito sul taxi mi sedetti di fianco all’autista, si', sul posto del morto come dicono beffardamente alcuni cinici amici. Non so per quale motivo lo feci. Probabilmente stavo per seguire il consiglio che un carissimo amico scrisse su una lettera che lessi piu' tardi. Andrea mi fece riflettere sul viaggio semplicemente dicendomi di parlare con la gente, di ascoltare le loro storie, perché si capiscono piu' cose da una conversazione con un autista di taxi che da un telegiornale. E allora perché aspettare di arrivare a Istanbul per cominciare il viaggio? Iniziamo a scoprire da subito.
Il viaggio comincio' in quel momento.
“Da dove vieni?” chiese il perspicace guidatore che aveva capito che ero straniero da due semplici dettagli. Primo, in Repubblica Ceca, come in tutto il mondo eccetto che in Italia, Andrea e' un nome femminile, e io ragazza non sono. Secondo, basta che dica buongiorno in ceco e le mie origini del sud Europa sono palesi.
In un ceco che dire zoppicante e' un offesa a chi ha questo infelice problema, il viaggio in taxi passo' velocemente e in modo divertente.
Guidare un taxi mi sembro' un lavoro pesante. Faceva turni di 12-14 ore, orario che avevo gia' riscontrato da altri autisti. Ero incredulo che una persona potesse stare al volante in mezzo al traffico cittadino cosi' a lungo. Lui sorrise.
“Ma no! Siamo disponibile durante quest’arco di tempo, ma ci muoviamo solo se chiamati. Ad esempio di solito dopo un viaggio all’aeroporto aspetto una chiamata per due, tre o anche quattro ore!” Ovviamente le parole “quest’arco di tempo” me le sono inventate io, in quanto non ho la piu' pallida idea di come si dica in ceco.
Era un ucraino, trasferitosi a Praga dieci anni fa con la famiglia. Due pargoletti che crescevano bilingui. Che fortuna!
“In Ucraina non ci sono soldi.”. Diceva dispiaciuto. Anche se la cosa che gli dispiacevi di piu' era stata l’eliminazione dalla fase finale del campionato del mondo di calcio.
“Scheva... non e' piu' quello di un tempo” eh si', com’e' vero! Il tempo passa, di questo me ne resi conto un po’ di tempo fa, quando una ragazza gentilmente mi fece notare le rughette sotto gli occhi. Ah! Vanita' e gentile sensibilita' femminile. Non poteva mentire come fanno tutte?
Gli dissi che andavo in Turchia dove avrei cominciato con un amico il nostro viaggio intorno al mondo.
“WOW! Fantastico. Ti invidio” Ecco un altro che ci invidiava…
“Vorrei farlo anch’io come molti altre persone, ma non abbiamo il coraggio” Per la prima tappa un’amica mi fara' da cicerone, eccolo, il coraggio che ho io.
Il viaggio fu cosi' piacevole che mi fece pagare di meno, mi auguro' in bocca al lupo, crepi, ed entrai al Terminale 1 dell’aeroporto. Quello per i viaggi verso Paesi non-Schengen.
Oramai vedevo sorrisi ovunque. All’entrata passando davanti al banco informazioni, la cameriera dello Starbucks nonostante non mi sia fermato li', l’operatore al check-in addirittura ricevetti complimenti per il mio ceco, i poliziotti al controllo passaporti che addirittura mi augurano buon viaggio. Oltre il gate una ragazza bionda e carina si avvicina con uno splendido sorriso e con due occhi ipnotici. Aveva tutta la mia attenzione.
“Ciao, il mio volo ha un’ora di ritardo. Vengo pure con te a bere qualcosa cosi' abbiamo tempo di conoscerci.” Questo fu il pensiero che volava nella mia mente. Ma…
“Le interessa una carta di credito convenzionata con la compagnia aerea sulla quale vola?”. Scesi immediatamente con i piedi per terra, alla realta' dove tutto e' un affare e si cerca di vendere e vendere.
“No, grazie.” Risposi educatamente piangendo sull’occasione perduta.
Ma era una una giornata carica di positivita' ed energia. Mi diressi all’imbarco, presi il volo e tutto continuo'.

Commenti

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unprepared comment

Bello bello bello. Già dal primo giorno. Molto forbito e "ufficiale" il tempo narrativo, starai mica già pensando al libro? Il concetto:

Il ritardo di un progetto e' proporzionale al tempo concesso per la sua realizzazione.

sa tanto di legge di Murphy e un po' di fregatura.
Tra 2 gg. con Cri partiamo per il Messico; in effetti fatto tutto in 3 giorni; 3 giorni per dei turisti bastano e avanzano. Sicuramente in Messico (a differenza dell'Italia) trovero' una connessione al web
per poter seguire i tuoi spostamenti.
E se ti auguro buon natale? Com'è da quelle parti il periodo natalizio occidentale?

Ciao

Buon Natale?

Beh, Buon Natale non proprio visto che le chiese continuano a chiudere... pero' cerchero' di creare lo spirito natalizio dormendo in grotta la vigilia se ci riusciamo:)

Ma pensa te, devi andare in Messico per poterti connettere da casa! terzo mondo, siamo il terzo mondo!

un abbraccio
unprepared andrea

unprepared writer

mi hanno detto che ti sei nascosto nel bagno e che passerai lì dentro almeno sei mesi per fingere il viaggio e come salgari racconterai di paesi che non vedrai mai.
interessante l'uso del passato remoto, ma diciamo che hai due anni per migliorare lo stile ;)

unprepared writer

vedo che hai colto al volo lo spirito "impreparato". spero di migliore lo stile e il contenuto. anche se noto alcuni limiti nell'organizzazione del sito. pero' trovare una template a tre lingue non e' stato facile.

saluti da Yazd.
Unprepared Andrea

Ciao Andrea!! che bello!!sei

Ciao Andrea!! che bello!!sei partito..mi raccomando divertiti..e tienimi informata sui tuoi spostamenti..chissà che non segua il tuo consiglio..."Nessun luogo e' lontano"..baciiiiiiiii Ary

Bella lì

Allora come sta andando il viaggio? Ma alla fine non dovevate partire martedì 2 in treno e fermarvi a Budapest e poi in Bulgaria? ahahahah certo che come organizzazione siete proprio mediocri eh?

Aspetto con ansia il rapporto su Istambul!!!
Buon viaggio Ghandin!

Veleno