Ottobre 8, Addis Abeba finalmente caffe' espresso
Abissinia! Qualcosa di buono l'abbiamo lasciato da queste parti: un buon caffe' e tanti dolci!
L'ultimo buon caffe' l'avevo bevuto in India, da Heena e dallo zio Giusto. Per fortuna i giovani non si ricordano e a loro frega poco di noi italiani, se non per i soldi che come uomini bianchi portiamo nelle loro tasche.
Addis Abeba e' un'altra Africa. Non so se migliore o peggiore. Diversa. Sono un po' freddi e non sorridono, poi si aprono con tutto il calore africano. E poi ritrovi la solita gente: chi ti aiuta con entusiamo e ospitalita', e chi ti aiuta per mettertela nel culo.
E cosi' l'altro giorno ci siamo ritrovati a masticare foglie di una pianta che non conosco e dagli effetti simili a quelli del caffe' (non fate quelle facce, non e' una droga... forse), insieme a locali e a dei rasta. Certo, i rasta, perche' la reincarnazione di Gesu', secondo alcuni giamaicani, era l'imperatore etiopico Ras Tafari. Ecco, tirate voi le conclusioni sulla religione Rastafariana.
La citta' sembra pulita rispetto ad altre capitali africane, pero' nelle altre citta' non ho visto passare asini per il trasporto merce alla rotonda in centro...
Ah, c'e' pura una stazione dei treni. Una linea fino a Gibuti, ma non funziona.
Domani partenza per Harar, una citta' mussulmana, poi Lalibela, luogo storico e ricco di chiese ortodosse.
Ora vado a mangiare una pizza :)
- blog di Unprepared Andrea
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