Maggio 13

Europa - Cina Basket a Pechino. Gliele abbiamo suonate di brutto!

Insieme a Franta, Rep Ceca, e Tom, un ubriacone inglese, non abbiamo dato scampo ai poveri cinesi che ci sfidavano al campetto tra i grattacieli del centro di Pechino.

Il giorno dopo dolgono muscoli di cui non ricordavo più l'esistenza. Ho capito che o non gioco più o gioco più spesso. Visto che le possibilità di giocare non capitano spesso, mi sa che appenderò le scarpe da trekking usate per giocare a basket al muro... ma che soddisfazione!

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giocano anche a calcio???

Voglio vedeRti dare una lezione anche a calcio??? magari con su una maglia tarocca di ALEX DEL PIERO...
così almeno vediamo uno juventino vincere...

ho la maglietta tarocca

ho la maglietta tarocca dell'Italia a meno di 4 euro. Sono pronto per i mondiali! una lezione a calcio l'abbiamo data agli egiziani, 2-0 dietro la sfinge, sotto a Cheope. cercherò sfidanti più seri :)

ti piace vincere

ti piace vincere facile...
dalla foto (ma anche senza foto non è che ci sarebbero stati dubbi...) i tuoi avversari sembrano non più alti di 150 cm...

No, quelli altissimi li avevo

No, quelli altissimi li avevo già dribblati facendogli passare il pallone tra le gambe e girandogli intorno due volte. Quello che vedi tu è un effetto ottico dovuto allo smog di Pechino. E cmq ti ricordo che era in ballo l'onore Europeo, bisognava vincere, non importava come.
In Egitto avevamo battuto gli egiziani sotto la piramide di Giza 2-0 a calcio piramidale. In India ho invece avuto paura di cimentarmi col Cricket, sport troppo violento...

non si vede arrivare il tiro:

non si vede arrivare il tiro: sarà entrato, non sarà entrato? resteremo per sempre col dubbio :)

Sarò onesto, è uscito... ma

Sarò onesto, è uscito... ma mentre saltellava sul ferro, indeciso se entrare o lasciarsi cadere e farsi abbracciare dalla braccia protese verso l'alto che lo imploravano di mollare la presa come i pompieri e il loro telone teso fanno con chi cerca scampo dall'incendio al terzo piano, saltai come un gatto del deserto del gobi e non mi accontentai di un semplice tap in. No, non mi bastava. Presi il pallone a due mani e lo schiacciai dentro al canestro con rabbia, in modo che capisse di non azzardassi più a tentennare sul ferro, ma entrare da solo o lo avrei cacciato io dentro con la forza bruta.