Sono arrivato a Koh Tao. Ho uno stupendo bungalow con vista mare. Ogni giorno ho degli ospiti.
La prima notte è venuto a trovarmi in camera un ramarro di circa trenta centrimetri col quale ho lottato lungamente a colpi di scopa mentre lui rispondeva "addentandola" se avvesse avuto i denti.
La seconda notte è arrivata una mantide religiosa che s'è attaccata al ventilatore a testa in giù e non mollava la presa nonostante l'avessi fatto andare a tutta velocità.
Chissà chi viene stanotte.
Mi trovate qui per i prossimi due mesi. Eh, com'è dura da queste parti :)))

Arrivai a Sihanoukville alle 7 del mattino e prima di cominciare la ricerca di un alloggio feci la mia consueta colazione a base di noodle soup, una zuppetta con verdure e spaghetti.
Salii su una motocicletta e mi feci portare alla spiaggia. Era la mia prima motocicletta nel sudest asiatico e dopo l’incidente in Uganda. Tutto andò bene e trovai un letto per tre “dolla” in camerata in un posto un po’ losco con un’ampia terrazza bar dal nome pretenzioso, Utopia.

Da Don Det, Laos, giunsi a Siem Reap, Cambogia, in piena notte dopo sedici ore di autobus e tre cambi di veicolo. L’attraversamento della frontiera fu un passaggio lungo e noioso con la polizia che cercava in ogni modo di spillarti qualche dollaro in più con motivazioni assurde.

A Ponshavan io e Franta ci separammo. Lui aveva dei casini per la testa da quando la ragazza lo aveva lasciato ed era meglio che per un po’ ognuno proseguisse per la propria strada. Secondo me questo momento doveva giungere prima o poi. Anche se tutto andava benone tra di loro, vivere un rapporto di coppia per un anno a distanza mentre si gira il mondo, mi era sembrato una pazzia.

Vi mostro la vera tragedia del sud est asiatico. Passi la globalizzazione della Coca-Cola, chiudiamo due occhi davanti ai Banana Pancakes serviti ovunque, ma il Kebab NO! Li ho visiti a Saigon, Hue, Hanoi, Vientiane e Siem Reap.